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Correlazione tra riattivazione della TELOMERASI e ANTIOSSIDANTI.
L’informazione è fondamentale per combattere il tumore

L’informazione è fondamentale per combattere il tumore, agendo prima della sua comparsa (vera prevenzione) e non quando si é manifestato (potrebbe essere troppo tardi). Ciò è possibile solo se le informazioni che abbiamo ci rendono più consapevoli, offrendoci la possibilità di cambiare radicalmente stile di vita, la propria alimentazione ed iniziando un piano integrativo di micronutrienti

Come noi tutti sappiamo ciò che influisce sulla nostra salute è il nostro stile di vita, che attraveso l’alimentazione, l’ambiente e l’attività che pratichiamo ci da la nostra condizione di benessere; se vogliamo tradurlo nel parametro della scienza biomolecolare, tutte queste condizioni fanno si che influiscono sull’ accorciamento più o meno veloce del nostro DNA, che poi non è altro che la durata delle nostre cellule, e visto che noi siamo fatti di cellule si parla della durata della nostra vita, basti pensare che la lunghezza del DNA determina all’incirca l’età di un organismo vivente.

Le continue ricerche hanno portato ad una importantissima scoperta, avendo capito il perché noi invecchiamo sono riusciti a trovare cosa ci può allungare la vita. E tutto questo è stato scoperto tramite un eccezionale comitato scientifico che eseguendo degli studi sulle proprietà di una pianta dell’ Estremo Oriente e della Cina, l’ Astragalus, e lo studio dei suoi benefici effetti, ha destato l’interesse a livello mondiale impegnando diversi ricercatori e arrivando alla conclusione che questo estratto, lavorato e reso disponibile per la nostra assimilazione, è in grado di riattivare l’enzima dormiente TELOMERASI, riallungando i telomeri (parte terminale e di protezione del DNA) scongiurando la morte inevitabile delle nostre cellule, riportando anzi le informazioni perse, per una corretta duplicazione cellulare.

L’alimentazione, lo stress accumulato da stati d’animo e le medicine sono tutte cause che fanno aumentare la produzione di radicali liberi, che andrebbero a colpire soprattutto il DNA, il patrimonio genetico, e i mitocondri, ovvero le strutture indispensabili per la produzione dell'energia. In condizioni fisiologiche normali vi è uno stato di equilibrio tra la produzione di radicali liberi e la loro neutralizzazione da parte dei meccanismi antiossidanti dell'organismo.

Quando invece prevale la produzione di radicali, si determina un danno che col passare del tempo procura una progressiva usura di corpo e mente ( arteriosclerosi, cataratta, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson) o crea patologie che compromettono la nostra vita.

Accorciamento del DNA e mancanza di informazioni sono i due fattori del nostro argomento, e per capire facciamo l’esempio di una fotocopiatrice che perde parte della propria efficienza rendendo non molto visibile l’estremità (telomerasi non attiva) e che per colpa del suo non più ottimo stato dell’ottica risulti mancante di qualche altra informazione al suo interno (stress ossidativo)a questo punto i due danni diventerebbero permanenti, sommandosi giorno per giorno esponenzialmente. Tali cellule denominate cellule inizializzate, pur essendo anormali non sono state ancora trasformate in cellule tumorali, in ogni caso risultano possedere caratteristiche genomiche che le differenziano dalle cellule normali.

Quando le cellule raggiungono questo stadio, di norma attivano la procedura dell’apoptosi, che consiste nel processo di eliminazione volontaria (suicidio). Questa particolare procedura è scritta all’interno delle catene del Dna, ma se i radicali liberi hanno danneggiato anche tale informazione genetica, la cellula rinuncia al suicidio e si può trasformare in un organismo immortale. Un’altra possibile modifica del Dna da parte dei radicali liberi e delle nitrosammine riguarda la replicazione cellulare che di norma è inibita quando le cellule si accorgono della presenza di altre cellule adiacenti. Tale modifica può far saltare questa inibizione e permettere alla cellula tumorale d’iniziare a replicarsi, anche in presenza di un’altra cellula vicina sana.

Avendo la possibilità di riallungare il DNA e preservarlo, si avrà una prospettiva di vita più lunga e soprattutto più sana.